Risorse ed economia del Kazakhstan

In termini di risorse naturali il Kazakhstan è tra i Paesi con la maggiore ricchezza pro capite al mondo (ca. 14.000 USD di PIL Pro-Capite).

Tesoro inestimabile del Kazakhstan sono le sue risorse minerarie. Il Kazakhstan è il sesto paese più grande del mondo in termini di risorse minerarie. 99 elementi scoperti, 70 elementi esplorati, 60 vengono recuperati e utilizzati nel suolo del Kazakistan di 110 elementi della tavola periodica di Mendeleyev, tra I piu’ importanti: petrolio, gas, uranio, zinco, tungsteno, bario, argento, piombo, cromo, rame, fluoriti, molibdeno e oro.

Un solo esempio: Kashagan, un gigantesco giacimento di petrolio nel mar Caspio. E’ considerato tra i più grandi degli ultimi decenni. I costi iniziali per lo sviluppo sono lievitati dai sessanta miliardi di dollari iniziali ai quasi 200 attuali dopo la ridefinizione delle quote del consorzio. Eni, uno dei primi investitori stranieri in Kazakhstan (dal 1992, con lo sviluppo dell’altro giacimento gas, Karachaganak), dovrebbe avviare la produzione per la fine dell’anno 2012 o nel corso del 2013.

Il paese resta infatti il più importante produttore di energia dell’Asia Centrale: lo scorso gennaio l’Oil and Gas Journal ha stimato in 30 miliardi di barili le riserve di greggio del Kazakhstan (per Stati Uniti e Russia la stima era, rispettivamente, di 21,8 e 60 miliardi di barili); nel settore petrolifero, il Paese punta a una crescita produttiva molto sostenuta nei prossimi tre anni, principalmente grazie ai giacimenti di Tengiz, Karachaganak, Kashagan e Kurmangazy, mentre per quanto riguarda il gas naturale il paese possiede importanti riserve concentrate nelle quattro regioni occidentali (Atyrau, Mangghystau, Aqtöbe e Kazakhstan dell’Ovest). Un aumento di produzione, che, dato il consumo interno limitato, si tradurrà in un forte aumento delle esportazioni di idrocarburi.
Il paese possiede circa il 60% delle risorse minerarie dell’ex Unione Sovietica; vengono estratte grandi quantità di ferro nel bacino di Kustanaj nel nord-ovest, notevoli quantità di carbone nei dintorni di Karaganda e Ekibastuz, e inoltre petrolio, metano e diversi metalli usati nell’elettronica, nell’ingegneria nucleare e nella missilistica. Il Kazakhstan ospita il 20% delle terre coltivate dell’ex URSS. Gran parte del nord fu trasformato in un unico campo di frumento dal programma delle Terre Vergini negli anni Cinquanta. Nonostante lo scarso successo, il Kazakhstan continua a coltivare un’incredibile quantità di frumento, pari a un terzo della produzione totale dell’ex URSS. Nelle aree coltivate del sud crescono frutta, ortaggi, tabacco, riso, canapa e contone. Le aree più asciutte vengono usate per il pascolo stagionale di pecore, mucche, cavalli e cammelli.

Grazie alla politica elaborate, ha attirato investimenti diretti esteri, l’economia kazaka è in costante crescita. Nel corso dell’ultimo decennio, il PIL ha dimostrato una crescita di 8 volte (da USD 17 miliardi di USD 146,5 miliardi).

2007

2008 2009 2010 2011  2012 #

2013 #

Popolazione (Milioni)

15,6

15,8 16,2 16,4 16,7 16,9

17,1

PIL Pro Capite (US$  PPP)

10.840 11.290 11.250 12.040 13.030 13.970

14.840

Disoccupazione (%)

7,3

6,6

6,6 5,8 5,4 5,6

5,6

PIL (miliardi US$)

103,1 134,9 111,4 141,5 185,2 201,2

221,5

Crescita Reale (%)

8,9

3,3 1,2 7,3 7,5 5,9

5,3

Export (%)

9,0

0,7 -11,6 1,9 7,6 4,4

4,6

Import (%)

25,9

-11,5 -16,0 0,9 4,0 2,3

2,5

Debito/PIL (%)

7,8 8,6 13,5 15,5 12,4 15,1

16,9

DEFICIT/PIL (%)

-1,7 -2,0 -3,0 -2,5 -2,1 -2,5

-1,5

Cambio Tenge/Euro

167,75

177,04 205,67 195,67 204,11 194,12 n.a.

Inflazione (%)

18,8

9,5 6,2 7,8 7,4 6,1

6

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