Archivi del mese: gennaio 2013

Tazhin è il nuovo Segretario di Stato della Repubblica del Kazakhstan

Marat Tazhin is appointed the State Secretary of Kazakhstan by decree of President of Kazakhstan, Acorda’s website reported.

“Appoint Marat Tazhin Muhanbetkazievich the Secretary of State of the Republic of Kazakhstan, and dismiss him from the position of the Assistant to the President – Secretary of Security Council of the Republic of Kazakhstan”, the decree says.

Tazhin has served as Secretary of Security Council of Kazakhstan since September 2009.
Tazhin’s predecessor as Secretary of State was Mukhtar Kul-Muhammed, who is now heading the Ministry of Culture and Information.

The decree of the President of Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev appointed Mukhtar Kul-Muhammed Abraruly the Minister of Culture and Information of the Republic of Kazakhstan. He previously served as Secretary of State of the Republic of Kazakhstan.

Nominato il Commissario nazionale di Astana Expo-2017

According to the Kazakh President’s order dated January 16, Talgat Ermegiyaev has been appointed as chairman of the board of national company “Astana EXPO – 2017”, Akorda reported today.

Ermegiyaev has headed the Ministry of Tourism and Sports since 2011 and then the agency for sport and physical education.

The Kazakh president has today instructed to complete designing EXPO-2017 facilities, begin constructing in 2013, create a state-owned company and appoint its head.

Astana with the theme “Future Energy” was chosen on November 22, 2012 as the venue for the international exhibition EXPO in 2017.

World EXPO has been held since 1851. The International Exhibition Bureau (BIE, Bureau International des Expositions) was established in 1928. It is the main body registering the world fairs.

APPROVATO IL TRANSITO DEI CARICHI FRANCESI DALL’AFGHANISTAN

Il Kazakhstan permetterà agli aerei cargo francesi di trasportare dall’Afghanistan carichi militari e personale e atterrare in un aeroporto nel sud del paese.

Il parlamento kazako ha ratificato ieri un protocollo sulle modifiche ad un accordo del 2009 con la Francia, in base al quale i carichi francesi giunti dall’Afghanistan via aereo saranno poi trasportati attraverso il Kazakistan via treno.

Secondo l’accordo, i carichi militari che giungono in Kazakistan non devono contenere munizioni. Astana ha il diritto di negare il transito di quei carichi francesi che ritiene possano essere una “minaccia” alla sicurezza nazionale.

Alla fine di novembre, la Francia ha concluso le sue missioni di combattimento in Afghanistan, ritirando centinaia di soldati di base a Kabul.

Unicredit, uscita a ostacoli dall’Asia.

 

Il Corriere della Sera ha riportato la notizia che Unicredit starebbe valutando la cessione di ATF Bank, la controllata dell’istituto attiva in Kazakhstan. Il nodo, come sempre, riguarda il prezzo. Ad oggi ATF Bank è valutata a bilancio circa 450 milioni di euro. Secondo il quotidiano tra i soggetti interessati ci sarebbe anche Bulat Utemuratov, uno degli uomini più ricchi del Kazakhstan.

Kazaki a caccia di soldi per Kashagan

La compagnia di Stato KazMunaiGaz sogna ancora il colpo di coda che le consentirebbe di superare Eni, Total, Shell ed Exxon nel consorzio NCOC (North caspian operating company) che sviluppa il maxi giacimento kazako.

Le indiscrezioni, scrive MilanoFinanza, arrivano dall’India, dove la compagnia petrolifera Ongc Videsh, pronta a subentrare a ConocoPhillips acquisendo il pacchetto dell’8,4% messo in vendita dal gruppo Usa, sta attendendo col fiato sospeso che si esauriscano i 60 giorni concessi agli altri partner per esercitare il diritto di prelazione.

L’accordo tra le due oil company è stato raggiunto un mese fa, il 26 novembre, e i primi 30 giorni sono passati senza che nessuno degli altri soci occidentali abbia dato ancora segno di voler ostacolare il passaggio di quote. L’ostacolo maggiore e’ rappresentato pero’ da KazMunaiGaz, che secondo le leggi nazionali gode della precedenza concessa dal governo su ogni vendita di asset energetici che avvenga nel territorio nazionale. In questo caso l’interesse c’è, ma mancano i soldi.

La compagnia petrolifera indiana, infatti, ha accettato di mettere sul piatto circa 5 mld di dollari per il biglietto d’ingresso a Kashagan e KazMunaiGaz non ha al momento la possibilità di smobilizzare una cifra del genere. Perciò, prima di doversi arrendere all’arrivo di Ongc Videsh, vorrebbe tentare un’ultima strada, cercando di mettere insieme i soldi necessari all’acquisto della quota di ConocoPhillips attraverso una linea di credito concessa da un pool di banche internazionali.